09.08.2023

Terremoto Turchia e Siria: tutto ciò che abbiamo potuto realizzare

Sei mesi fa, vaste regioni della Turchia e della Siria sono state devastate da terribili scosse di terremoto, che hanno causato migliaia di morti e lasciato milioni di sopravvissuti senza nulla, nemmeno un tetto sopra la testa. Si è trattato dei terremoti più devastanti degli ultimi 30 anni. Di fronte alle dimensioni di questa catastrofe, la Catena della Solidarietà ha lanciato un appello alle donazioni. Cosa abbiamo potuto realizzare grazie alle vostre donazioni?

Aiuti umanitari vitali

Grazie alla mobilitazione della popolazione in Svizzera, la Catena della Solidarietà ha raccolto finora oltre 30 milioni di franchi in donazioni. Ad oggi, il 40% dei fondi donati è stato stanziato a favore di 19 progetti umanitari in Siria e in Turchia. Le donazioni sono state utilizzate per aiutare le vittime hanno permesso di aiutare le popolazioni colpite sin dai primi giorni, finanziando in particolare un’operazione di ricerca dei sopravvissuti tra le macerie. L’organizzazione REDOG, partner della Croce Rossa Svizzera, ha inviato 14 cani da ricerca e 22 soccorritori.

Nelle settimane e nei mesi successivi, le nostre organizzazioni umanitarie partner hanno distribuito acqua potabile, viveri, kit igienici, alloggi, coperte e stufe. Hanno altresì allestito cliniche mobili per garantire un accesso all’assistenza sanitaria.

 

Per rispondere ai bisogni della popolazione colpita dai violenti terremoti, Medici Senza Frontiere ha intensificato le sue attività nel nordovest della Siria. L’organizzazione gestisce quattro cliniche mobili e distribuisce beni e materiali essenziali.

Save the Children ha potuto garantire in tempi brevi un aiuto d’urgenza sotto forma di distribuzione di cibo, acqua potabile, coperte, tende, kit igienici e abiti caldi. L’organizzazione partecipa pure alla ricostruzione di edifici distrutti dai terremoti.

Su entrambi i lati del confine, la nostra organizzazione partner Medair sostiene le popolazioni colpite dai terremoti fornendo alloggi sicuri, ripristinando le reti idriche e garantendo un accesso all’assistenza sanitaria.

 

Molte necessità e sfide

Nei prossimi mesi, l’aiuto si concentrerà sul ripristino dei sistemi di approvvigionamento idrico, sulla gestione dei rifiuti, la riparazione degli edifici e l’accesso ai servizi di salute mentale. Aiutiamo anche le persone colpite da questa tragedia a rimettersi in piedi e a riprendere un’attività professionale, per poter sperare in un futuro migliore.

Le sfide in loco sono grandi. L’accesso alle popolazioni più vulnerabili non è garantito, e la situazione in termini di sicurezza sia per gli operatori umanitari che per la popolazione locale è estremamente precaria. La nostra rete di ONG partner presenti in diverse regioni della Turchia e della Siria è sicuramente preziosa per noi. Continueremo a sostenere i loro sforzi nei mesi a venire.

Se avete domande o volete saperne di più sulla nostra Fondazione, non esitate a contattarci. Saremo lieti di rispondervi.

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