Gaza
L'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele permette finalmente alle organizzazioni umanitarie di accedere nuovamente alla popolazione civile colpita a Gaza. La solidarietà svizzera è più essenziale che mai per aiutare la popolazione civile allo stremo delle forze.
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Donazioni ricevute: 5’445’409Situazione attuale – ottobre 2025

- Il cessate il fuoco rappresenta una svolta dopo quasi due anni di attacchi devastanti e di blocco imposto dall'esercito israeliano a Gaza.
- Il cessate il fuoco permette alla popolazione sfollata all’interno del Paese di tornare alle proprie case.
- L'apertura parziale delle frontiere permette di trasportare più aiuti umanitari.
- La situazione rimane drammatica: infrastruttura distrutta, sistema sanitario collassato e carestia che colpisce una popolazione esausta e in condizioni critiche, che dipende dagli aiuti esterni.
- La solidarietà della popolazione svizzera è fondamentale per intensificare gli aiuti delle nostre ONG partner svizzere sul posto di fronte all'emergenza umanitaria.
«Questo cessate il fuoco porta speranza, ma la situazione rimane drammatica. La popolazione di Gaza è esausta, affamata, priva di cure e di riparo. È ora di agire per trasformare questa fragile speranza in aiuti concreti.»

Miren Bengoa
Direttrice della Catena della SolidarietàCosa rende possibile concretamente la vostra donazione.

A breve termine:
Le donazioni ci permetteranno di intensificare i nostri aiuti di fronte all'emergenza umanitaria:
- Fornendo beni di prima necessità: cibo, acqua, medicinali, ripari e prodotti per l'igiene.
- Rafforzando l'assistenza medica e le cliniche mobili.
- Sostenendo i bambini e le famiglie traumatizzati con un accompagnamento psicosociale adeguato.
- Distribuire aiuti finanziari una tantum per permettere alle famiglie di comprare cibo e medicine disponibili localmente.

A medio e lungo termine:
Se l'importo delle donazioni ricevute lo consentirà e la situazione lo permetterà, potremo contribuire alla ricostruzione delle infrastrutture essenziali come le infrastrutture sanitarie e di accesso all'acqua, le scuole e le abitazioni.

Giornata nazionale di solidarietà del 22 ottobre
Il 22 ottobre, la Catena della Solidarietà ha organizzato, insieme alla SSR e ai media privati, una giornata nazionale di solidarietà per potenziare l’aiuto umanitario a Gaza. Nelle centrali telefoniche di Zurigo, Ginevra, Lugano e Coira, numerosi volontari e personalità note si sono impegnati per tutta la giornata ricevendo promesse di donazioni e invitando alla solidarietà.
Entro le 23.00 sono stati raccolti 4’502’936 franchi in donazioni. Questo sostegno consente alle nostre organizzazioni partner svizzere di intensificare il proprio aiuto sul terreno.
Gaza
Ultime notizie
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Gaza: Le vostre donazioni fanno la differenza per migliaia di famiglie
21.11.2025Un mese dopo la nostra Giornata nazionale di solidarietà a favore della popolazione di Gaza, l'importo raccolto supera i 5 milioni di franchi. Grazie infinite per la vostra solidarietà!

Gaza: la Giornata nazionale di solidarietà della Catena della Solidarietà permette di raccogliere 4,5 milioni di franchi in donazioni
22.10.2025Di fronte alla crisi umanitaria a Gaza, un'ondata di solidarietà in tutta la Svizzera ha permesso di raccogliere 4'502’936 franchi durante la Giornata nazionale di solidarietà della Catena della Solidarietà.

Oggi: giornata nazionale di solidarietà a favore della popolazione di Gaza
22.10.2025La Catena della Solidarietà organizza oggi, mercoledì 22 ottobre, in collaborazione con la SSR, una Giornata nazionale di solidarietà a favore della popolazione civile di Gaza.
Aiuti in corso dal 2023 grazie alle nostre ONG partner:
Nel novembre 2023, la Catena della Solidarietà ha lanciato un appello alla solidarietà per le vittime dell'escalation di violenza in Medio Oriente. Grazie alla generosità della popolazione svizzera, sono stati raccolti oltre 9 milioni di franchi che hanno permesso di finanziare 21 progetti umanitari, di cui 18 nella Striscia di Gaza e 3 in Libano.
Finora questi aiuti sono stati limitati a causa delle notevoli restrizioni all'accesso alle frontiere e agli spostamenti interni. Con la cessazione delle ostilità e l'apertura parziale dei valichi di confine, le nostre ONG partner sono pronte a intensificare in modo significativo i loro aiuti.

- Distribuire kit alimentari, acqua potabile e prodotti per l'igiene a migliaia di famiglie sfollate.
- Fornire assistenza medica di emergenza attraverso cliniche mobili o sostenendo le strutture locali, anche nel campo della salute sessuale e riproduttiva.
- Fornire alloggi temporanei alle persone fuggite dai bombardamenti.

- Offrire un sostegno psicosociale essenziale, in particolare ai bambini, alle donne e agli adolescenti profondamente segnati dalla guerra.
- Distribuire aiuti finanziari una tantum per permettere alle famiglie di acquistare cibo e medicinali disponibili a livello locale.
- Sostenere le attività agricole.
Alcuni esempi di progetti che sosteniamo dal 2023:

Sosteniamo numerose famiglie di rifugiati con beni di prima necessità e forniamo loro aiuti finanziari volti a coprire i loro bisogni più urgenti. Terre des hommes porta avanti anche attività di protezione dell’infanzia e offre assistenza psicosociale ai più giovani.

HEKS/EPER aiuta le famiglie rifugiate a coprire le loro necessità di base, in particolare se queste vivono al di fuori dei campi profughi regolari. Sono stati distribuiti teloni, corde e nastri adesivi per permettere loro di migliorare gli alloggi. 3'000 donne e bambini beneficiano di un sostegno psicosociale e di attività di promozione della salute psichica.

Con Frieda, concentriamo la nostra attenzione sui bambini e le famiglie. Sosteniamo oltre 28'000 bambini offrendo loro attività di svago e momenti di spensieratezza. Distribuiamo materiale scolastico e proponiamo una forma di istruzione in un ambiente difficile. Abbiamo istituito anche un supporto psicosociale per 5'000 donne e bambini, nonché per il personale di intervento ausiliario.

In collaborazione con il nostro partner Médecins du Monde, mettiamo a disposizione una clinica mobile che assiste 5'000 persone in caso di problemi di salute e maternità. Distribuiamo anche articoli per l’igiene mestruale a oltre un migliaio di donne e ragazze.
Cosa guida il nostro lavoro nella crisi umanitaria a Gaza

Umanità
La nostra azione mira innanzitutto a prevenire e alleviare le sofferenze umane, a proteggere la vita e la salute e a preservare la dignità di ogni persona. Operiamo con compassione e rispetto per aiutare le persone colpite dalle crisi.

Imparzialità
Il nostro aiuto è fornito senza discriminazione di nazionalità, razza, sesso, religione, classe o appartenenza politica. La priorità è data alle necessità più urgenti.

Neutralità
In quanto organizzazioni umanitarie, rimaniamo neutrali da un punto di vista operativo, non prendiamo posizione nelle ostilità e non interveniamo nelle controversie politiche, religiose o ideologiche che potrebbero ostacolare gli aiuti.

Indipendenza
Lavoriamo in modo indipendente da qualsiasi obiettivo politico, economico o di altro genere, per garantire l’efficacia del nostro aiuto umanitario.
Domande e risposte:
Da novembre 2023 abbiamo raccolto 9 milioni di franchi e finanziato 22 progetti umanitari a Gaza e in Libano a sostegno della popolazione civile.
Oggi la situazione sta cambiando. L'accordo di pace e la progressiva apertura delle frontiere consentono di intensificare gli aiuti a Gaza e di preparare la ricostruzione. È il momento di agire per trasformare questa fragile speranza in aiuti concreti.
Sono stati adottati due approcci complementari:
- Trasporto di beni di prima necessità: la progressiva apertura di diversi valichi di frontiera permette finalmente l'ingresso dei convogli umanitari. Le nostre ONG partner potranno così fornire cibo, acqua, medicinali e materiale di emergenza a Gaza. Queste spedizioni erano state quasi completamente bloccate negli ultimi due anni. Il ripristino parziale dell'accesso umanitario segna quindi una svolta importante.
- Fornire aiuto finanziario diretto alla popolazione civile: con la ripresa delle importazioni di prodotti di base, i prezzi iniziano a diminuire. In questo contesto, diverse ONG stanno mettendo in atto programmi di assistenza in denaro (“cash assistance”), che permettono alle famiglie beneficiarie di acquistare direttamente ciò di cui hanno più bisogno, senza intermediari. Spesso questo è il modo più rapido, sicuro e dignitoso per fornire un aiuto efficace.
Le nostre ONG partner applicano procedure di controllo rigorose e vantano di una lunga esperienza nella Striscia di Gaza, in alcuni casi pluridecennale. Si basano su team locali qualificati e su reti di distribuzione umanitaria indipendenti, garantendo che gli aiuti arrivino direttamente alla popolazione civile. Nessun aiuto viene affidato alle autorità o a gruppi armati e le distribuzioni sono controllate.
Nel caso degli aiuti finanziari diretti, i beneficiari sono chiaramente identificati e ricevono gli aiuti senza intermediari. Garantiamo che gli aiuti umanitari siano forniti secondo i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza.
Le nostre ONG partner hanno dimostrato la loro resilienza e capacità di adattamento: persino durante i periodi più difficili del conflitto e sotto il blocco totale, molte di esse hanno continuato il loro intervento a Gaza.
Se la situazione dovesse nuovamente peggiorare, manterrebbero la loro presenza il più possibile e adatterebbero le loro operazioni.
In un simile scenario, l'utilizzo dei fondi raccolti potrebbe richiedere più tempo, ma le donazioni rimarrebbero interamente destinate alla popolazione civile di Gaza.
Un ritorno alla chiusura totale delle frontiere sarebbe catastrofico per la popolazione già esausta. Per questo motivo sottolineiamo che è fondamentale che il cessate il fuoco regga: è una questione di sopravvivenza per milioni di persone.
Gli aiuti si concentrano in via prioritaria sui bisogni più urgenti: cibo, medicinali, vestiti per l'inverno, accesso alle cure mediche e sostegno psicosociale.
Il principio di base è il seguente: su 100 franchi donati alla Catena della Solidarietà, versiamo minimo 95 franchi alle organizzazioni partner che realizzano i progetti. Infatti, copriamo le nostre spese di funzionamento utilizzando in via prioritaria i proventi dei nostri investimenti e non abbiamo bisogno di prelevare una percentuale elevata dalle vostre donazioni.


