Legati ed eredità

La quota liberamente disponibile è una parte della massa ereditaria che rimane dopo la detrazione delle quote legittime. Con la revisione del diritto successorio, in vigore dal 1° gennaio 2023, la quota liberamente disponibile è stata aumentata al 50%. La porzione legittima dei discendenti diretti è stata ridotta e quella dei genitori abolita.

In questo caso, si applica la successione legale. L’eredità viene suddivisa tra i parenti e il/la coniuge superstite. Se non ci sono né parenti né coniugi e non è stato fatto testamento, l’intera eredità va allo Stato.

Tutto quello che la persona defunta possedeva. Quindi immobili, titoli, conti bancari, gioielli ecc. Anche beni immateriali quali licenze, diritti d’autore o brevetti rientrano nell’eredità.

Lo dice la definizione stessa: chi lascia un’eredità può decidere liberamente come assegnare la quota disponibile. Ad esempio, può favorire ulteriormente un erede che ha già diritto alla sua porzione legittima, ad esempio un coniuge o un figlio. Spesso si pensa ai figliocci, agli amici intimi o ad organizzazioni senza scopo di lucro come la Catena della Solidarietà. La quota liberamente disponibile può essere assegnata in eredità nella sua totalità o suddivisa.

Il testamento deve essere scritto interamente a mano e corredato di data, luogo e firma. Può essere custodito a domicilio, in un luogo facilmente accessibile, oppure depositato presso un ufficio pubblico. L’ufficio competente, che varia da Cantone a Cantone, può essere l’Ufficio successioni, ma anche uno studio notarile. È possibile anche depositare il testamento presso l’esecutore testamentario. Per essere certi che il testamento sia conforme alla legge, è preferibile farlo controllare da una persona competente in materia.

Se volete devolvere la quota liberamente disponibile o parte di essa alla Catena della Solidarietà, per favore assicuratevi di usare il nome e l’indirizzo giusto (Catena della Solidarietà / Glückskette / Chaîne du Bonheur, Quai Ernest-Ansermet 20, 1211 Ginevra 8).

Ci sono varie modalità per far beneficiare la Catena della Solidarietà. Se l’organizzazione assume la posizione di erede con una quota specifica, diventa parte della comunione ereditaria. In questo caso, alla stessa stregua degli altri eredi ha il diritto di prendere visione di tutto il patrimonio successorio e partecipa alla divisione dell’eredità.

Se all’organizzazione viene attribuito un determinato importo dalla quota liberamente disponibile, si parla di legato. Anziché somme fisse, c’è la possibilità anche di definire un legato come una percentuale dell’eredità.

Se il patrimonio è cospicuo, con importi fissi sussiste il rischio di devolvere a un’organizzazione una somma inferiore a quanto sarebbe stato possibile con la quota liberamente disponibile. Se invece la massa ereditaria è più piccola del previsto, assegnando un importo fisso si rischia di non rispettare le quote legittime di cui hanno diritto gli eredi. Perciò, è consigliabile usare le percentuali per i legati.

In linea di massima sì. Consigliamo tuttavia di non specificare uno scopo preciso. Una crisi umanitaria o una catastrofe naturale, oggi di grande attualità, potrebbe non più esserlo al momento della scomparsa del testatore/della testatrice. La Catena della Solidarietà impiega i fondi che riceve da legati o eredità laddove i bisogni sono più urgenti. In alternativa, potete indicare i fondi permanenti della Catena della Solidarietà: Protezione dell’infanzia in Svizzera, Aiuto all’infanzia Internazionale, Fondo d’emergenza.

Se lo desiderate, la Catena della Solidarietà può mettervi in contatto con un avvocato per un primo colloquio gratuito. Non esitate a contattarci se volete conoscere meglio la Catena della Solidarietà e il suo lavoro. Siamo qui per voi!