Con il sostegno della SRG SSR, la Catena della Solidarietà lancia a partire dal 15 dicembre una settimana di solidarietà a favore dell’infanzia che soffre a causa di comportamenti violenti, sfruttamento, negligenza e conflitti. Durante questa settimana, l’attenzione sarà interamente rivolta all’infanzia in situazioni di crisi, in Svizzera e all’estero.
Situazione mondiale
Nel mondo, un bambino su sei vive in un contesto di guerra. Una cifra mai raggiunta prima d’ora.
- Un bambino su due nelle zone di guerra non ha accesso all’istruzione.
- Un bambino su cinque è costretto a lavorare fin da piccolo per aiutare la famiglia.
- Un giovane su cinque – perlopiù ragazze – è costretto a sposarsi precocemente per mancanza di alternative e di protezione.
Situazione in Svizzera
- Ogni anno si registrano tra 30‘000 e 50‘000 casi di maltrattamento o negligenza sui bambini; un dato allarmante che tuttavia non include i casi non segnalati.
- Quasi un bambino su cinque è regolarmente esposto a violenza psicologica.
- Il numero di posti d’accoglienza per le vittime di violenza domestica nelle strutture d’emergenza è nettamente al di sotto delle raccomandazioni europee, il che incrementa il rischio di violenza o negligenza.
L’impatto delle donazioni
Le donazioni raccolte durante la settimana di solidarietà sono interamente destinate a progetti messi in atto da organizzazioni partner della Catena della Solidarietà. In Svizzera, permettono di creare centri di accoglienza sicuri per donne e bambini, di offrire loro un supporto psicologico specializzato, di rafforzare le competenze genitoriali e di organizzare programmi di sensibilizzazione negli asili, nelle scuole e nelle strutture sociali. All’estero, la Catena della Solidarietà sostiene progetti in regioni di crisi quali il Medio Oriente (Siria, territori palestinesi occupati, Libano), l’America Latina (Colombia), la zona del Sahel (Burkina Faso, Mali) e l’Asia meridionale (Afghanistan, Myanmar). In questi paesi, le donazioni contribuiscono a consentire l’accesso all’istruzione ai bambini che vivono in zone di conflitto, a proteggerli dallo sfruttamento, dal lavoro minorile e dai matrimoni precoci, a creare luoghi di accoglienza e istruzione sicuri e a offrire un sostegno psicosociale ai bambini traumatizzati.
Miren Bengoa, direttrice della Catena della Solidarietà: «Nessun bambino dovrebbe subire violenza. Con questa raccolta fondi, sosteniamo progetti che proteggono i bambini a rischio, li rendono più forti e offrono loro nuove prospettive, qui in Svizzera e nel mondo.»
Sostegno nazionale alla raccolta
Nelle quattro regioni linguistiche, le unità aziendali della SRG SSR sostengono la raccolta fondi con contenuti redazionali. Nella Svizzera italiana, la RSI riferisce delle organizzazioni ticinesi, ma anche degli aiuti all’estero. In occasione della giornata nazionale di solidarietà del 18 dicembre, verranno diffuse informazioni durante tutto il giorno dalla centrale telefonica di Lugano dove, come a Ginevra, Zurigo e Coira, numerosi volontari e personalità note registreranno le promesse di donazione.
Modalità di donazione
Le donazioni possono essere effettuate:
- su www.catena-della-solidarieta.ch,
- presso gli uffici postali con la menzione «Infanzia in situazioni di crisi»,
- durante la giornata nazionale di solidarietà (18.12) al numero telefonico 0800 87 07 07.
Comunicato stampa
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