29.02.2024

Un anno dopo i terremoti in Turchia e Siria: le sfide umanitarie persistono

Un anno fa, il 6 febbraio 2023, violenti terremoti devastavano il sud della Turchia e il nord della Siria, causando in questi due paesi oltre 50’000 vittime e danni ingentissimi. Una catastrofe, la peggiore del secolo in questa regione, che ha aggravato ulteriormente la precarietà delle comunità siriane, già fortemente provate da 12 anni di guerra.

Di fronte alla gravità della catastrofe, la popolazione Svizzera ha dato prova di una solidarietà esemplare, elargendo donazioni per oltre 32 milioni di franchi. Sin dai primi giorni dopo i terremoti, le organizzazioni umanitarie partner svizzere della Catena della Solidarietà operative in loco hanno messo in atto tutta una serie di aiuti d’urgenza. Nei mesi successivi, esse hanno contribuito a garantire la distribuzione di acqua potabile, viveri, kit d’igiene, alloggi, coperte e stufe. Le ONG partner hanno altresì fornito un sostegno psicosociale e allestito cliniche mobili per garantire l’accesso alle cure mediche. Hanno contribuito alla riparazione delle abitazioni e delle infrastrutture essenziali quali i sistemi di approvvigionamento idrico. Complessivamente, nel 2023 sono stati stanziati oltre 13 milioni di franchi per più di 20 progetti.

 

Le immagini di devastazione sono ancora onnipresenti, anche se, da un anno a questa parte, i lavori di sgombero sono avanzati in molti luoghi. Molte persone sono traumatizzate e hanno difficoltà a riprendere la loro vita normale. L'aiuto che forniamo attraverso i nostri progetti fa una grande differenza.
Ernst Lueber

Attualmente, i bisogni umanitari persistono e molte famiglie vivono tuttora in alloggi precari. Tra le maggiori difficoltà a cui è costretta a far fronte la popolazione locale, c’è sicuramente l’accesso all’acqua potabile e all’assistenza sanitaria. Con il protrarsi della crisi, stanno emergendo altre sfide, tra cui l’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione. La ricostruzione sarà un processo a lungo termine. Perciò, la Fondazione mantiene attiva la sua campagna di solidarietà, sottolineando che le donazioni continuano a essere essenziali per permettere alle popolazioni di ritrovare una vita dignitosa. Le donazioni sono ancora possibili.

Se avete domande o volete saperne di più sulla nostra Fondazione, non esitate a contattarci. Saremo lieti di rispondervi.

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