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© Enfants du Monde
«Ritorno sconvolta dal Ciad orientale, ho assistito all’indicibile. Il paese versa in condizioni terribilmente precarie. In alcune regioni, la gente non ha quasi nulla: non c’è acqua corrente, le strutture sanitarie scarseggiano e le condizioni climatiche sono estreme. Eppure, la popolazione accoglie a braccia aperte centinaia di migliaia di rifugiati sudanesi.
Adré, una cittadina di confine con 40'000 abitanti, ospita oltre 200'000 persone in fuga dalle violenze della guerra, la maggior parte donne sole con bambini. Una madre mi ha raccontato di essere scappata con due delle quattro figlie per raggiungere il confine. Ora lavora in un campo profughi per Medair, una delle nostre ONG partner, come mediatrice per la comunità ed è un esempio straordinario di forza e resilienza.
Nonostante le condizioni estremamente difficili, le persone dimostrano una determinazione incredibile. Le rifugiate e i rifugiati sudanesi hanno spesso molte risorse, ma faticano ad impiegarle in un contesto di grande precarietà. Negli ultimi due anni è stata organizzata una risposta umanitaria. Grazie alla solidarietà internazionale, è stato possibile costruire scuole, scavare pozzi e prestare cure mediche, ma le necessità restano immense. Ecco perché dobbiamo continuare a mobilitarci per fare la differenza per migliaia di donne e bambini.»

© Chaîne du Bonheur
Grazie alle vostre donazioni, sono stati attuati 16 progetti umanitari
Dall’inizio del conflitto, grazie alla generosità della popolazione in Svizzera, la Catena della Solidarietà ha finanziato sedici progetti d’emergenza a sostegno delle popolazioni colpite dalla conflitto in Sudan e nei paesi limitrofi. Vengono coperte le necessità di base: assistenza medica, cibo, accesso all’acqua, istruzione, protezione di donne e bambini, sostegno psicologico e consulenza legale. Nei campi profughi in Ciad e Sud Sudan, i nostri partner – tra cui Medair, Enfants du Monde, MSF, Caritas e Save the Children – offrono aiuto a decine di migliaia di donne e bambini. Tuttavia, le necessità restano immense.
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© Medair
Una guerra dimenticata, una crisi che si acuisce
Con oltre 12,5 milioni di persone sfollate, il conflitto in Sudan, giunto al terzo anno, è all’origine di una delle maggiori crisi umanitarie attuali. Il Ciad ospita oggi quasi un milione di rifugiati sudanesi.
La popolazione è ora confrontata con una grave insicurezza alimentare: più di 25 milioni di persone soffrono la fame. I bambini, le principali vittime di questa guerra dimenticata, sono privati del diritto all’istruzione e all’assistenza sanitaria.
L’emergenza continua: il vostro aiuto è cruciale
Abbiamo bisogno del vostro sostegno per potenziare i nostri interventi ed estendere gli aiuti a chi ne ha disperatamente bisogno. La vostra donazione può fare la differenza per molte famiglie.
Maggiori informazioni sulla nostra campagna di solidarietà per le vittime del conflitto in Sudan.
Altri punti della situazione
Tutte le notizie
Sudan: I nostri aiuti in una delle peggiori crisi umanitarie al mondo
14.11.2025In Sudan e nei paesi limitrofi, le nostre ONG partner svizzere forniscono aiuti vitali alle popolazioni colpite da oltre due anni di guerra. Scoprite cosa riusciamo a realizzare grazie alle vostre donazioni.

Sudan: nel cuore di una crisi umanitaria senza precedenti dopo due anni di conflitto
16.04.2025Anche il Ciad, uno dei paesi più poveri del mondo, sta subendo gravi ripercussioni a causa della guerra in Sudan. Lo stato africano spita oltre un milione di rifugiati sudanesi, prevalentemente donne e bambini in fuga dalle terribili violenze nel Darfur e in altre regioni.

