31.08.2018

Rohingya in pericolo: un aiuto diversificato grazie alle vostre donazioni!

In che modo le vostre donazioni sostengono i Rohingya che vivono nel campo profughi più grande del mondo?

Il campo profughi più grande del mondo

Da agosto 2017 a settembre 2017, oltre 700’000 persone appartenenti alla minoranza etnica Rohingya sono fuggite dal Myanmar in seguito a terribili violenze. È passato un anno ormai, durante il quale si sono insediate al confine con il Bangladesh e hanno formato il più grande campo profughi del mondo. La loro vita quotidiana è segnata da promiscuità, malnutrizione, separazioni familiari e inondazioni provocate dal monsone. In che modo le vostre donazioni permettono loro di sopravvivere nel campo? Vi presentiamo le azioni delle nostre ONG partner svizzere finanziate grazie alla vostra solidarietà. La vostra donazione conta!

Le cure

Le condizioni sanitarie, aggravate dal monsone, sono estremamente precarie nel campo. Come garantire l’accesso alle cure? Noi sosteniamo la costruzione di tre centri di salute multifunzionali e di un centro di assistenza sanitaria di base. In questi centri, i Rohingya beneficiano di cure di base e di un aiuto psicologico. I bambini, molti dei quali affetti da malnutrizione, ricevono assistenza e le giovani donne hanno accesso a tutte le cure pre- e postnatali. Alcuni membri della comunità seguono una formazione per poter in seguito dispensare determinate cure.

L’alloggio

Le famiglie Rohingya vivono in alloggi temporanei all’interno del campo. Queste abitazioni possono essere facilmente spazzate via dalle inondazioni e dagli smottamenti causati dal monsone. Per permettere ai Rohingya di consolidare i loro alloggi, sosteniamo la distribuzione di kit di costruzione comprendenti materiali quali teloni, canne di bambù, utensili di fissaggio, corde. Vengono identificate le abitazioni più precarie e alcuni rifugiati hanno la possibilità di seguire una formazione per costruire alloggi più resistenti e quindi condividere le loro conoscenze con la comunità.

L’alloggio

Le famiglie Rohingya vivono in alloggi temporanei all’interno del campo. Queste abitazioni possono essere facilmente spazzate via dalle inondazioni e dagli smottamenti causati dal monsone. Per permettere ai Rohingya di consolidare i loro alloggi, sosteniamo la distribuzione di kit di costruzione comprendenti materiali quali teloni, canne di bambù, utensili di fissaggio, corde. Vengono identificate le abitazioni più precarie e alcuni rifugiati hanno la possibilità di seguire una formazione per costruire alloggi più resistenti e quindi condividere le loro conoscenze con la comunità.

L’igiene

Come ridurre il rischio di propagazione delle malattie durante il monsone? È fondamentale garantire l’accesso all’acqua potabile e ai sistemi di risanamento in un campo sovraffollato. Sosteniamo le azioni delle nostre ONG partner, quali la promozione dell’igiene, la distribuzione di kit d’igiene, la manutenzione delle latrine, l’accesso all’acqua potabile. I rifiuti domestici possono essere smaltiti grazie alla collocazione di pattumiere all’interno del campo. I Rohingya vengono sensibilizzati all’uso di questi contenitori per la spazzatura e alla gestione del fango che stagna attorno alle case.

«La situazione degli alloggi è migliorata: i muri sono più stabili e i teloni sui tetti sono fissati più saldamente. È stato inoltre potenziato il sistema di smaltimento delle acque reflue. L’acqua piovana può ora defluire con più facilità, evitando così eventuali inondazioni. La popolazione ha fatto molti sforzi per prepararsi all’arrivo del monsone.»
Manisha Thomas di Emergency Appeals Alliance (EAA) ha visitato recentemente il campo profughi in Bangladesh per farsi un’idea delle misure adottate in vista del monsone.

La protezione

Numerosi Rohingya, in particolare i bambini, si trovano in situazione di vulnerabilità e possono essere traumatizzati dalle violenze subite. Sosteniamo la creazione di due centri che accolgono i bambini offrendo loro protezione. Avere accesso alle cure, a un aiuto psicologico, ma anche a spazi ricreativi è essenziale per le piccole vittime di traumi, ma anche per i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie. In questi centri, le donne si sentono protette contro la violenza e lo sconforto, e hanno la possibilità di unirsi ai gruppi di sostegno. Anche gli uomini, oltre a poter partecipare ad attività sportive, beneficiano di un sostegno psicosociale.

L’informazione

Dove si trovano le cucine collettive? Come curare un bambino malnutrito? Quando vengono distribuiti i kit di costruzione per gli alloggi? Secondo Fabrice Junod, responsabile tecnico della Fondazione Hirondelle, «L’informazione è complementare all’aiuto d’urgenza.» Così, ogni giorno, 80 altoparlanti portatili vengono distribuiti all’interno del campo per diffondere queste informazioni, affinché i Rohingya sappiano come e quando avere accesso agli aiuti di cui hanno bisogno. Le colonne sonore vengono create e montate da un’équipe di Rohingya appositamente formata. Noi sosteniamo questo progetto grazie alle vostre donazioni.

Le nostre ONG partner in loco:

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Se avete domande o volete saperne di più sulla nostra Fondazione, non esitate a contattarci. Saremo lieti di rispondervi.

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