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La catena della Solidarietà raccoglie più di due milioni di franchi in donazioni per l’aiuto in Marocco

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Catastrofi in Marocco e in Libia: l’aiuto della Catena della Solidarietà

Catastrofi in Marocco e in Libia: l’aiuto della Catena della Solidarietà: Nel giro di pochi giorni, due grandi catastrofi – un violento terremoto in Marocco e devastanti alluvioni in Libia – hanno causato decine di migliaia di morti, altrettanti feriti e danni ingentissimi. Con il pensiero rivolto alle innumerevoli persone colpite da queste disgrazie, cerchiamo di fare il possibile per sostenerle al meglio.

Terremoto in Marocco – Gli aiuti sono già operativi

Nella notte tra l’8 e il 9 settembre, il Marocco è stato scosso dal terremoto più violento mai registrato nel paese. Una catastrofe che lascia dietro di sé una scia di devastazione e sofferenza. Interi villaggi sono stati rasi al suolo, le vittime si contano a migliaia e altrettanti sono i feriti. Molti sopravvissuti in poche ore hanno perso tutto ciò che possedevano.

Alcune delle nostre organizzazioni partner, come l’Organizzazione femminista per la pace cfd e Médecins du Monde, sono già presenti in Marocco e stanno lavorando senza sosta: distribuiscono acqua, coperte, tende e forniscono aiuti d’urgenza. Queste organizzazioni fanno tutto il possibile per garantire l’accesso ai villaggi di montagna gravemente colpiti dal terremoto.

Altre ONG stanno attualmente valutando i bisogni e le possibilità d’intervento sul posto, direttamente o tramite i loro partner. Le loro azioni si concentreranno in un primo tempo sulle esigenze più urgenti, ossia accesso all’acqua, cibo, alloggi, cure mediche e sostegno psicosociale. Molti villaggi gravemente danneggiati dal terremoto sono tuttora difficilmente accessibili per gli aiuti. Data l’entità dei danni – anche in previsione delle temperature invernali e della neve che cadrà abbondante sui villaggi di montagna – prevediamo che l’emergenza si protrarrà a lungo.

Campagna nazionale di solidarietà per il Marocco

A soli due giorni dal terremoto che ha devastato il Marocco, abbiamo lanciato la nostra campagna nazionale di solidarietà a favore della popolazione colpita dalla catastrofe e avviato una raccolta fondi ((LINK)). Le valutazioni effettuate in Marocco e in Svizzera ci garantiscono che le donazioni raccolte saranno impiegate in modo efficace ed efficiente grazie alla collaborazione con le nostre organizzazioni partner svizzere, in modo che le persone colpite dalla catastrofe ricevano l’aiuto necessario e urgente.

Questi aiuti sono indipendenti dal sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) nonché della Confederazione. Il Marocco non ha ancora risposto alla proposta di sostegno della Svizzera, poiché la fase di salvataggio e di primo soccorso è tuttora in svolgimento, mentre l’offerta svizzera si rivolge principalmente ai sopravvissuti.

Alluvioni in Libia

Il 10 settembre, il ciclone Daniel – dopo aver causato gravissimi danni in Grecia – si è abbattuto con particolare violenza sulla città costiera di Derna. Enormi superfici sono state devastate dalla forza delle acque, seminando decine di migliaia di vittime. Di fronte a questa terribile catastrofe che ha colpito la Libia come un fulmine a ciel sereno, esprimiamo alla popolazione la nostra vicinanza e solidarietà.

Attualmente nessuna ONG partner in loco

Per poter fornire un aiuto efficace ed efficiente dopo una catastrofe, dobbiamo poter contare sulla collaborazione delle nostre organizzazioni umanitarie partner svizzere e dei loro partner locali sul posto. Subito dopo la catastrofe, abbiamo contattato le nostre ONG svizzere per valutare le possibilità di aiuto in loco. Purtroppo finora nessuna delle ONG partner è operativa in Libia e nella regione colpita dalle alluvioni. Questo è il motivo per cui non lanciamo una campagna di solidarietà con relativo appello alle donazioni per le alluvioni in Libia. Se dovessero tuttavia presentarsi opportunità di sostegno attraverso le nostre organizzazioni umanitarie partner svizzere, disponiamo di un fondo d’emergenza ((((LINK))))), che ci permette di finanziare progetti di aiuto d’urgenza in seguito a crisi acute. Continuiamo a monitorare con attenzione la situazione in Libia e manteniamo il contatto con le nostre ONG partner.

Grazie di cuore della vostra solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà.

Erdbeben in Marokko
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Appello alla solidarietà con le vittime in Marocco

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Terremoto Marocco

Siamo profondamente colpiti dalle conseguenze del terremoto che ha scosso il Marocco nella notte dal 8 al 9 settembre e che ha causato centinaia di morti. Il numero dei morti aumenta con ogni ora. I nostri pensieri sono in prima linea con le vittime di questa catastrofe, con le loro famiglie e i loro parenti. Esprimiamo la nostra solidarietà con la popolazione marocchina in queste ore difficili.

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Un anno dopo le inondazioni in Pakistan: grazie alla solidarietà svizzera, sono stati raccolti 5,3 milioni di franchi

Un anno dopo le inondazioni in Pakistan: grazie alla solidarietà svizzera, sono stati raccolti 5,3 milioni di franchi

Un anno dopo le inondazioni in Pakistan: grazie alla solidarietà svizzera, sono stati raccolti 5,3 milioni di franchi: La scorsa estate, il Pakistan è stato devastato dalle piogge monsoniche più violente degli ultimi 30 anni, che hanno inondato un terzo del paese, causato 1’700 vittime e messo in gravissime difficoltà oltre 30 milioni di persone. Ad oggi, la Catena della Solidarietà ha raccolto donazioni per più di 5,3 milioni di franchi svizzeri, finanziato nove progetti per un importo pari a 3,7 milioni di franchi e aiutato più di 415’000 persone.

Il 31 agosto 2022, con il sostegno della SRG SSR e di altri media, la Catena della Solidarietà ha lanciato un appello alle donazioni per aiutare le vittime delle inondazioni che hanno devastato il Pakistan, una catastrofe attribuita ai cambiamenti climatici. Le acque hanno sommerso un terzo del paese e messo in gravi difficoltà oltre 30 milioni di persone. Grazie alla generosità della popolazione svizzera, ad oggi la Catena della Solidarietà ha raccolto donazioni per più di 5,3 milioni di franchi, in parte già destinati a progetti di aiuto d’urgenza a breve termine, oltre che a progetti di ricostruzione. La Fondazione sostiene nove progetti messi in atto dalle sue organizzazioni partner svizzere già operative in Pakistan prima della catastrofe, ossia Helvetas, Save the Children Svizzera, Solidar Suisse e Fondation Terre des hommes. Finora, oltre 415’000 persone hanno beneficiato dell’aiuto della Catena della Solidarietà.

«Dovevamo assolutamente intervenire, data l’entità della catastrofe. Grazie alle ONG partner presenti in Pakistan, è stato possibile fornire assistenza umanitaria in tempi brevissimi, favorendo le persone più vulnerabili, in particolare le donne e i bambini» riferisce Miren Bengoa, direttrice della Catena della Solidarietà.

Aiuto a breve e lungo termine

L’aiuto della Catena Solidarietà, per il tramite delle sue organizzazioni umanitarie partner svizzere, si è dapprima concentrato su quattro ambiti: distribuzione di cibo, approvvigionamento di acqua potabile, assistenza medica e accesso a beni di prima necessità quali articoli per l’igiene o utensili di cucina. In seguito, sono stati finanziati progetti volti a ripristinare le strutture sanitarie e la rete idrica.

Helvetas, ad esempio, ha realizzato un progetto di cui hanno beneficiato oltre 185’000 persone nelle regioni di Khyber Pakhtunkhwa e del Beluchistan: oltre alla distribuzione di cibo, acqua potabile, medicinali e beni di prima necessità, sono state riabilitate anche le infrastrutture sanitarie. Grazie a questo aiuto in loco, è stato possibile garantire alla popolazione l’accesso a lungo termine all’acqua potabile e alle cure mediche di base, ma anche ottimizzare la gestione dell’agricoltura rendendola più sostenibile e più resiliente per poter affrontare eventuali future catastrofi.

Nei prossimi mesi, la Catena della Solidarietà continuerà a sostenere progetti umanitari volti ad aiutare la popolazione a far fronte alle conseguenze delle inondazioni, che perdurano tuttora, un anno dopo la catastrofe.

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Barometro della Solidarietà

La solidarietà è fortemente radicata nella popolazione Svizzera e negli ultimi anni, dopo la pandemia del coronavirus e dopo l’inizio della guerra in Ucraina, abbiamo assistito a grandi ondate di solidarietà. Aiutateci a scoprire qual è lo stato della solidarietà in Svizzera oggi.

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La Catena della Solidarietà sostiene La Chaux-de-Fonds

La violente tempesta del 24 luglio 2023 ha causato enormi danni nella regione di La Chaux-de-Fonds. Dopo un intenso colloquio con le autorità locali e una visita della regione colpita, la Catena della Solidarietà ha deciso di sostenere le persone più afflitte con un primo contributo di 200.000 franchi.

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Terremoti Turchia e Siria: tutto ciò che abbiamo potuto realizzare

Terremoti Turchia e Siria. Tutto ciò che abbiamo potuto realizzare

Sei mesi fa, vaste regioni della Turchia e della Siria sono state devastate da terribili scosse di terremoto. Che hanno causato migliaia di morti e lasciato milioni di sopravvissuti senza nulla, nemmeno un tetto sopra la testa. Si è trattato dei terremoti più devastanti degli ultimi 30 anni. Di fronte alle dimensioni di questa catastrofe, la Catena della Solidarietà ha lanciato un appello alle donazioni. Cosa abbiamo potuto realizzare grazie alle vostre donazioni?

Aiuti umanitari vitali dopo i terremoti in Turchia e Siria

La Catena della Solidarietà ha raccolto finora oltre 30 milioni di franchi in donazioni. Ad oggi, il 40% dei fondi donati è stato stanziato a favore di 19 progetti umanitari in Siria e in Turchia. Le donazioni sono state utilizzate per aiutare le vittime hanno permesso di aiutare le popolazioni colpite sin dai primi giorni, finanziando in particolare un’operazione di ricerca dei sopravvissuti tra le macerie. L’organizzazione REDOG ha inviato 14 cani da ricerca e 22 soccorritori.

Le nostre organizzazioni umanitarie partner hanno distribuito acqua potabile, viveri, kit igienici, alloggi, coperte e stufe. Hanno altresì allestito cliniche mobili per garantire un accesso all’assistenza sanitaria.

Molte necessità e sfide

Nei prossimi mesi, l’aiuto si concentrerà sul ripristino dei sistemi di approvvigionamento idrico, sulla gestione dei rifiuti, la riparazione degli edifici e l’accesso ai servizi di salute mentale. Aiutiamo anche le persone colpite da questa tragedia a rimettersi in piedi e a riprendere un’attività professionale, per poter sperare in un futuro migliore.

Le sfide in loco sono grandi. L’accesso alle popolazioni più vulnerabili non è garantito, e la situazione in termini di sicurezza sia per gli operatori umanitari che per la popolazione locale è estremamente precaria. La nostra rete di ONG partner presenti in diverse regioni della Turchia e della Siria è sicuramente preziosa per noi. Continueremo a sostenere i loro sforzi nei mesi a venire.

 

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Violenti temporali sulle montagne neocastellane

La tempesta che ha colpito la regione di La Chaux-de-Fonds il 24 luglio 2023, causando danni considerevoli, ha fatto anche una vittima e una quarantina di feriti. Si è rapidamente sviluppata un’ondata di solidarietà e in città sono state attivate diverse iniziative per aiutare le persone colpite dalla catastrofe.

Ukraine Staudamm Bruch
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Ucraina: la Catena della Solidarietà sostiene le persone colpite dalle inondazioni

La distruzione parziale della diga di Kakhovka ha provocato gravi inondazioni, che hanno colpito oltre 30 città e villaggi. Migliaia di persone sono state costrette a fuggire e le conseguenze per gli abitanti sono drammatiche. La Catena della Solidarietà sostiene le popolazioni delle regioni sinistrate attraverso la sua organizzazione partner HEKS.

Gravi inondazioni in Ucraina

Migliaia di persone sono state evacuate in seguito alla distruzione parziale della diga di Kakhovka, nell’Ucraina meridionale, che ha allagato oltre 30 città e villaggi. La situazione per le persone colpite è drammatica, non solo perché hanno dovuto abbandonare le loro case, bensì anche per l’impatto in termini di disponibilità di cibo, acqua potabile e mezzi di sussistenza. Le conseguenze umanitarie ed ecologiche a lungo termine saranno probabilmente pesantissime.

Aiutiamo le popolazioni sul posto

Nella regione colpita dalle inondazioni, la nostra organizzazione partner HEKS è attiva da
oltre un anno con un progetto di ampia portata. Grazie al vostro sostegno, l’organizzazione
umanitaria ha potuto mobilitarsi con rapidità dopo le inondazioni per assistere la
popolazione e fornire aiuti d’urgenza.

Continuiamo a seguire con attenzione la situazione e rimaniamo in contatto con le nostre
organizzazioni partner svizzere per poter adattare il nostro sostegno e rispondere nel modo
più efficace possibile ai bisogni umanitari più urgenti.

È tuttora possibile donare

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, numerose nostre organizzazioni
partner svizzere sono attive su quasi tutto il territorio nazionale. Aiutano le vittime della
guerra, anche in caso di catastrofi quali il crollo della diga di Kakhovka. Per poter continuare
a realizzare i nostri progetti in Ucraina, abbiamo bisogno di voi. Grazie di cuore della vostra
solidarietà.

Donare ora
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Fame estrema in Africa orientale: la Catena della Solidarietà aiuta quasi mezzo milione di persone

Fame estrema in Africa orientale: la Catena della Solidarietà aiuta quasi mezzo milione di persone

Sei mesi dopo la Giornata nazionale di solidarietà a favore delle vittime della siccità nel Corno d’Africa, la situazione rimane drammatica e la popolazione sul posto ha tuttora bisogno di aiuto per garantire la propria sopravvivenza e ricostruire la propria esistenza. Grazie alla generosità della popolazione svizzera, la Catena della Solidarietà sostiene quasi mezzo milione di persone nei paesi maggiormente colpiti dalla siccità, ossia Somalia, Etiopia e Kenya. Circa l’80% dei 14 milioni di franchi donati in Svizzera ha permesso la realizzazione di una ventina di progetti umanitari.

L’aiuto della Catena della Solidarietà si concentra sulle regioni maggiormente colpite dalla siccità, con un’attenzione particolare ai bambini, alle donne durante la gravidanza e l’allattamento come pure le comunità isolate che non beneficiano di alcun altro aiuto. La siccità attuale, provocata da sei stagioni consecutive di piogge scarse dalla fine del 2020, è una delle peggiori crisi legate ai cambiamenti climatici nella storia recente del Corno d’Africa. Una situazione che ha conseguenze devastanti sui mezzi di sussistenza delle popolazioni locali, a cui serviranno svariati anni per potersi ricostruire. 

Un aiuto vitale grazie alla solidarietà in Svizzera

Grazie alla solidarietà testimoniata dalla popolazione in Svizzera, la Catena della Solidarietà può aiutare comunità gravemente colpite dalla siccità, spesso molto isolate. Queste persone hanno visto morire circa il 90% del loro bestiame, la loro principale fonte di sostentamento e di reddito. Si trovano quindi in una situazione di grande precarietà e temono per il loro futuro. La Catena della Solidarietà sostiene progetti messi in atto dalle sue organizzazioni umanitarie partner per il trattamento e la prevenzione della malnutrizione in particolare nei bambini e nelle donne durante la gravidanza e l’allattamento, garantisce l’accesso all’assistenza sanitaria, al cibo e all’acqua, assicura un sostegno alle famiglie agro-pastorali. Il 45% delle donazioni raccolte è stato utilizzato in Etiopia, il 35% in Kenya e il 20% in Somalia.
Questi progetti sono realizzati dalle seguenti ONG partner svizzere della Catena della Solidarietà presenti in loco: Adra Suisse, Caritas Svizzera, CBM, HEKS, Helvetas, Medair, Fondation Terre des hommes, Save the Children Svizzera, Croce Rossa Svizzera e Veterinari senza Frontiere Svizzera. 

Una situazione tuttora molto precaria

La situazione resta molto preoccupante e oltre 22 milioni di persone sono tuttora a rischio di fame in Kenya, Somalia ed Etiopia. Nonostante un aumento delle precipitazioni nel corso delle ultime settimane, queste rimangono ampiamenti insufficienti. Sui terreni inariditi, le rare piogge provocano improvvise inondazioni che causano danni devastanti, uccidono numerosi animali e aggravano ulteriormente la situazione delle persone già estremamente vulnerabili.
Aurore Geiser, responsabile dei Programmi umanitari della Catena della Solidarietà è appena rientrata da una visita ai progetti in Kenya ed Etiopia. Il suo commento: « L’insicurezza alimentare è la conseguenza più visibile della crisi che attanaglia il Corno d’Africa, ma le conseguenze di questa crisi vanno ben oltre. La salute delle persone più vulnerabili è seriamente compromessa, così come l’istruzione e la sicurezza dei bambini. Numerose famiglie non possono più permettersi di inviare i figli a scuola, lasciando così migliaia di giovani senza prospettive per il futuro. L’aumento dei matrimoni precoci, della violenza sulle donne e dei conflitti intercomunitari sono conseguenze forse meno visibili, ma non meno drammatiche della siccità sulla vita delle popolazioni locali».
Data l’entità dell’impatto della siccità, alle popolazioni colpite serviranno molti anni per potersi risollevare. Occorre trovare soluzioni durevoli per contrastare le conseguenze a lungo termine dei cambiamenti climatici, in particolare investendo in mezzi di sussistenza resilienti.

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La Catena della Solidarietà nel 2022 – il nostro rapporto annuale

Il 2022 verrà ricordato come un anno eccezionale per molti aspetti. Un anno contrassegnato da sfide considerevoli, ma anche da uno straordinario slancio di solidarietà da parte della popolazione in Svizzera. In occasione della pubblicazione del nostro rapporto annuale 2022, permetteteci di ripercorrere i momenti salienti dello scorso anno.