10.11.2021

Coronavirus Svizzera: lo studio illustra l’impatto degli aiuti

Che impatto hanno gli aiuti della Catena della Solidarietà? Come sono stati vissuti dalle organizzazioni da noi sostenute? E ancora: quali insegnamenti possiamo trarre da questa crisi senza precedenti per future situazioni analoghe? Queste e altre domande sono state affrontate nell’ambito di uno studio indipendente da noi commissionato nel mese di settembre 2020. I risultati sono ora disponibili.

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Contesto dello studio d’impatto 

43,5 milioni di franchi: questa la cifra donata dalla popolazione svizzera alla Catena della Solidarietà. Una straordinaria dimostrazione di solidarietà! Altrettanto straordinaria è stata la collaborazione con 129 organizzazioni nazionali, regionali e locali. Tutte hanno svolto un immenso lavoro durante la crisi e si sono impegnate a favore delle persone che si trovavano – e si trovano tuttora – in situazioni particolarmente difficili. Al momento del sondaggio, erano 108 le organizzazioni da noi sostenute. Di queste, 69 hanno accettato di partecipare allo studio della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW) e della Scuola universitaria professionale di lavoro sociale e della sanità di Losanna (HETSL).

 

Coprire le esigenze, laddove possibile 

Non sorprende il fatto che, durante il lockdown, il numero delle persone in cerca di aiuto sia aumentato in tutte le organizzazioni. Abbiamo assistito a un incremento soprattutto delle persone con un’attività lavorativa, degli uomini, dei minorenni e delle persone con disabilità. Bisogni urgenti quali aiuto alimentare, alloggio e sostegno finanziario hanno potuto essere in gran parte soddisfatti. Il sostegno sociale invece è stato piuttosto carente; una mancanza dovuta da un lato al distanziamento sociale e dall’altro al personale limitato.

 

Complimenti per il sostegno rapido e diretto

Nel sondaggio online, tutte le organizzazioni sono state concordi nell’affermare che l’aiuto rapido e senza complicazioni ricevuto da noi è stato fondamentale e ha permesso loro di reagire prontamente e di rispondere a esigenze quali aiuti alimentari o sostegno sociale. Grazie alle vostre donazioni, sono stati ampliati servizi d’urgenza quali consulenza e, in singoli casi, è stato possibile assumere anche personale supplementare.  

«Il fatto che la Catena della Solidarietà abbia esteso il suo sostegno anche alle organizzazioni più piccole è molto positivo. Abbiamo apprezzato la rapidità e la semplicità con la quale siamo stati aiutati, senza inutili complicazioni.»
Hüseyin Haskaya, Treffpunkt Glaibasel

Che cosa ci insegna la crisi 

L’eccellente collaborazione con le nostre organizzazioni umanitarie partner di lunga data, ma anche la rapida estensione degli aiuti alle organizzazioni regionali si è dimostrata molto efficace. Uno sviluppo che ha comportato un’incredibile mole di lavoro supplementare, per la quale non eravamo preparati. Per la prossima crisi, dobbiamo essere pronti. Le organizzazioni hanno evidenziato anche la necessità di migliorare il coordinamento e la ripartizione dei compiti tra le organizzazioni a livello regionale e cantonale.

«In questa situazione abbiamo reagito in modo rapido e diretto. Tuttavia, la gestione della crisi ha evidenziato i limiti di un sistema che affida questi compiti essenziali alle piccole organizzazioni sostenute da privati. In molti luoghi mancavano le risorse per coprire i maggiori costi per le infrastrutture e il personale.»
Fabienne Vermeulen, responsabile dei programmi in Svizzera

La raccolta «Coronavirus Svizzera» in pillole

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