Il terribile terremoto di sabato scorso e pochi giorni dopo la tempesta tropicale accompagnata da piogge torrenziali hanno colpito Haiti, un paese devastato già da anni da ripetute catastrofi naturali, epidemie e instabilità politica. La conquista di Kabul da parte dei talebani è stata molto più rapida del previsto e il mondo attende con il fiato sospeso le conseguenze per la popolazione. Mentre gli stranieri vengono rimpatriati nei tempi più brevi, alla popolazione afghana non resta altro che cercare di fronteggiare la situazione.
Due catastrofi umanitarie che sconcertano e preoccupano. Che cosa possiamo fare?
Il terremoto e le piogge torrenziali hanno reso impraticabili diverse strade, compromettendo chiaramente anche il processo di individuazione delle necessità e gli aiuti. Ciononostante le nostre organizzazioni umanitarie partner svizzere stanno facendo tutto il possibile sul posto: distribuiscono viveri, garantiscono l’approvvigionamento idrico e mettono a disposizione materiali per costruire alloggi provvisori. La distribuzione di articoli igienici permette alle persone colpite di proteggersi dal coronavirus e da altre malattie.
In Afghanistan la situazione è ancora più confusa: gli sfollati interni bloccati a Kabul, soprattutto donne e bambini, non hanno nulla. Hanno bisogno di acqua, cibo e di un tetto sopra la testa. Siamo in contatto con diverse organizzazioni partner svizzere attive sul posto in Afghanistan. Stiamo valutando le possibilità e lanceremo un appello alle donazioni non appena avremo la certezza che i fondi potranno essere utilizzati in modo mirato.
Le vostre donazioni per Haiti permettono di fornire beni di primissima necessità alla popolazione in difficoltà sull’isola caraibica.
Catena della Solidarietà, 1211 Ginevra 8
Le vostre donazioni sono deducibili dalle imposte in Svizzera.
