12.11.2019
Gestire le donazioni in modo sostenibile e responsabile
© Peggy Anke
Quando ci affidate le vostre donazioni, è importantissimo che siano gestite in modo sostenibile e responsabile. Per questa ragione collaboriamo con ONG partner professionali e riconosciute, e abbiamo introdotto sistemi di controllo per garantire un impiego dei fondi il più possibile pertinente e adeguato.
Dato che i progetti di ricostruzione da noi finanziati si estendono su più anni e che i versamenti sono scaglionati, il denaro non erogato nell’immediato viene investito con un approccio conservativo.
Catherine Baud Lavigne, Direttrice aggiunta e responsabile Finanze ed Amministrazione, spiega concretamente che cosa significa: scoprite come gestiamo le donazioni in modo sostenibile e responsabile.
Due anni fa, la Catena della Solidarietà ha adottato una direttiva in materia di operazioni finanziarie (Carta dell’investimento responsabile) contenente i principi che i nostri investimenti devono rispettare in base ai nostri valori. Il documento viene trasmesso alle banche e ai partner finanziari con i quali collaboriamo, e la sua applicazione verificata regolarmente. A tale scopo, abbiamo incaricato un’azienda specializzata nel settore degli investimenti sostenibili.
La Catena della Solidarietà desidera garantire una gestione cauta delle donazioni affidatele, ma anche finanziare un’economia più equa e sostenibile. La considerazione di fattori in materia di ambiente, società e conduzione aziendale (i cosiddetti criteri ESG, dall’inglese environmental, social, governance) ci assicura investimenti in società le cui attività non collidono con i nostri principi umanitari e sociali.
Abbiamo escluso alcuni settori, ad esempio quelli dell’armamento e della pornografia, e le società oggetto di controversie, segnatamente per quanto riguarda i diritti umani e il lavoro minorile. Evitiamo inoltre le imprese che danneggiano in modo rilevante l’ambiente.
La sua introduzione ha suscitato interessanti riflessioni approfondite con i nostri partner finanziari e con i nostri organi. Su nostra richiesta, i gestori hanno adeguato i mandati di investimento per allinearsi con la direttiva e cercare migliori opportunità nel rispetto dei criteri imposti. Alcuni investimenti sono stati modificati, il che ha generato alcune spese. I nuovi investimenti tuttavia si sono rivelati avveduti.
La direttiva è stata adottata nel 2017: siamo stati una delle prime Fondazioni a posizionarci in modo chiaro a favore di una politica sostenibile in materia di investimenti. Gli ultimi anni, il tema della finanza responsabile è balzato all’onore delle cronache. Molti istituti finanziari e Fondazioni si sono chinati sulla questione e hanno compiuto sforzi in questa direzione, mentre i media hanno fatto da cassa di risonanza. Per quanto ci riguarda, desideriamo promuovere attivamente gli investimenti responsabili ed eventualmente favorire approcci innovativi che consentano di migliorare il loro impatto ambientale e sociale.